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Occhi e difetti visivi. Quali sono?

I nostri occhi ci guidano, permettendoci di osservare tutto quello che ci circonda.
Ma come funziona la vista?
Gli oggetti intorno a noi vengono colpiti dalla luce; il riflesso luminoso di questi oggetti colpisce il nostro occhio, attraversa il bulbo e arriva fino alla retina, la parte posteriore dell’occhio responsabile di tradurre in immagini questi impulsi luminosi.
In caso di difetti visivi questo complesso sistema di “decodificazione” del segnale luminoso risulta più difficile.
Ecco, quindi, una breve descrizione dei principali difetti della vista e alcune soluzioni per la loro correzione.

 

Miopia: come vede chi è miope?

La miopia è un difetto visivo causato da un’eccessiva lunghezza del bulbo oculare, per cui l’occhio vede nitidamente gli oggetti vicini, ma non quelli più lontani, che risultano sfocati: ad esempio, un cartello stradale, uno schermo a scuola o in ufficio, il volto di una persona che si trova all’altra estremità della stanza.
La miopia è il difetto visivo più diffuso in occidente. Si sviluppa in maniera progressiva ed è destinato ad aumentare soprattutto a causa di un utilizzo intensivo dei dispositivi elettronici che tendono ad affaticare la vista.
Può essere corretto con l’utilizzo di occhiali con lenti graduate, con lenti a contatto e anche corretto definitivamente con un intervento chirurgico.

Cos’è l’astigmatismo?

L’astigmatismo è causato nella maggior parte dei casi da un’anomalia congenita, può manifestarsi anche in seguito ad un intervento chirurgico male eseguito o come conseguenza di alcune patologie oculari, come la cataratta o il distacco della retina.
È quindi opportuno individuare il difetto visivo per poi procedere alla correzione attraverso l’uso di lenti cilindriche per occhiali da vista o lenti a contatto specifiche.
In alcuni casi si può anche ricorrere alla correzione chirurgica.

 

Come vede un ipermetrope?

L’ipermetropia è un difetto comune della vista che causa difficoltà a vedere gli oggetti vicini e li fa apparire sfocati; poiché richiede uno sforzo costante per metterli a fuoco, causa stanchezza dell’occhio, tensione, mal di testa.
Con l’avanzare dell’età, l’elasticità del cristallino della cornea tende a diminuire, provocando un ulteriore affaticamento visivo.

È possibile ridurre il disturbo utilizzando occhiali con lenti convergenti o lenti a contatto, che permettono alla luce di arrivare direttamente sulla retina. Anche la chirurgia laser è una possibile soluzione: in questo caso si procede con l’esportazione di alcuni strati della cornea per rendere la superficie dell’occhio più curva.

Cosa vuol dire anisometropia?

Possiamo parlare di anisometropia quando i nostri due occhi hanno un potere refrattivo diverso l’uno dall’altro. Questo significa che una persona con anisometropia può essere colpita dalla miopia ad un occhio e dall’ipermetropia nell’altro.
La differenza di difetti tra un occhio e l’altro può portare a problematiche come cefalea, visione doppia e problemi di visualizzazione di oggetti in movimento, causati da un affaticamento eccessivo dell’occhio.
Possono essere utilizzati strumenti e tecniche specifiche per diminuire lo sforzo dell’occhio e ridurre la differenza del difetto visivo, soprattutto nei casi in cui questa si manifesti con valori pari a 2-3 diottrie. Nei casi più gravi il cervello si trova a ricevere ed elaborare due differenti impulsi provenienti dai nostri occhi.
La soluzione a questa problematica è la correzione dei singoli difetti visivi riscontrati con le opportune lenti graduate.

 

Presbiopia: qual è la causa e quali sono i sintomi?

La presbiopia è un normale processo di invecchiamento dell’occhio in cui il cristallino, la lente naturale dell’essere umano, perde la sua elasticità.
Di conseguenza, diminuisce la capacità di vedere nitidamente gli oggetti vicini, rendendo difficile apprezzare i dettagli, come leggere un libro, praticare un hobby o distinguere chiaramente il viso delle persone che ami quando si trovano vicine.
La maggior parte delle persone avverte i sintomi della presbiopia dai 45 anni.
Per attenuare questo tipo di problematica potrebbe essere necessario l’utilizzo occhiali a mezzaluna, in grado di mettere a fuoco i caratteri o gli oggetti più piccoli, ingrandendoli leggermente. Un’alternativa, possono essere le lenti a contatto bifocali o monovisione, utilizzate per bilanciare la vista e permettere alla coordinazione cervello occhio di comprendere meglio le immagini sia da lontano che da vicino.

 

Scopriamo il suo impatto sulla salute dell’occhio

Con le sue 4000 sostanze attive, il fumo di sigaretta rappresenta un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie che interessano la superficie oculare. Tra le principali troviamo:

 

  • occhio secco: un’alterazione del sistema che regola la secrezione e la distribuzione del film lacrimale, necessario a mantenere l’occhio lubrificato e in salute.
  • cataratta: opacizzazione del cristallino oculare che porta a una diminuzione della vista poiché il velo opaco impedisce alla luce di raggiungere la retina;
  • strabismo e sottosviluppo del nervo ottico: le malattie in cui può incorrere il nascituro quando la madre fuma in gravidanza, trasmettendo tossine alla placenta.

Occhio secco e fumo: quale legame?

Arrossamento, prurito, bruciore, sensazione di corpo estraneo sono tra i principali sintomi dell’occhio secco, malattia che i dati più aggiornati rilevano in aumento: colpisce il 20-30% della popolazione over 50, con un’incidenza quasi doppia nelle donne.

Con i suoi componenti, il fumo di sigaretta provoca vasospasmo (abnorme contrazione della parete dei vasi) e aggregazione piastrinica con conseguente danno ossidativo al DNA cellulare, lipidi e proteine. Inoltre, può aumentare il livello di radicali liberi nell’umor acqueo (ossia la secrezione liquida dei nostri occhi) e diminuire il livello di un importante antiossidante come l’acido ascorbico.

A livello oculare questo si riflette anche in un’instabilità del film lacrimale: le lacrime, infatti, possono perdere la loro funzione lubrificante e protettiva con la comparsa dei principali sintomi dell’occhio secco, malattia conosciuta anche come DED – Dry Eye Disease.
Oggi, la correlazione tra questa patologia e il fumo è confermata da diversi studi che hanno constatato come i consumatori di nicotina abbiano una probabilità doppia di sviluppare la malattia, rispetto ai non fumatori. Uno di questi è stato coordinato dal dottor Federico Badalà, responsabile del Centro di Microchirurgia Oculare di Milano e Catania.

Come gestire la malattia dell’occhio secco

Liberarsi dal vizio del fumo rappresenta un passo sempre più necessario per vivere meglio, recuperare il proprio benessere e preservare uno dei doni più importanti che abbiamo: la vista.
Nel frattempo, se sei un fumatore e riscontri alcuni dei sintomi sopra descritti, puoi rivolgerti al tuo oculista di fiducia. Dopo un’attenta diagnosi potrà fornirti il trattamento più adatto.

Una giornata in farmacia per la prevenzione della secchezza oculare.

I sintomi più comuni relativi alla sindrome dell’occhio secco sono bruciore, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, fotofobia, difficoltà nell’apertura della palpebra al risveglio e, nei casi più gravi, dolore e annebbiamento visivo. Tutti questi disturbi aumentano in ambienti secchi, ventosi, dove sono in funzione impianti di riscaldamento o di condizionamento o dopo lunghe permanenze davanti a monitor di device digitali.


È importante quindi proteggere e prendersi cura dei propri occhi! Cerca la farmacia più vicina a te e scopri come puoi tenere d’occhio la secchezza oculare!

SCOPRI LE FARMACIE ADERENTI ALL’INIZIATIVA

> Arezzo

Lunedì 23 Gennaio 2023
Farmacia Ceciliano, Case nuove di Ceciliano, 111 A/D
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Mercoledì 25 Gennaio 2023
Farmacia San Leo, via Gaetano Donizetti, 9
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Venerdì 27 Gennaio 2023
Farmacia Mecenate, viale Mecenate, 5
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Sabato 28 Gennaio 2023
Farmacia Campo di Marte, via Campo di Marte, 7
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Lunedì 30 Gennaio 2023
Farmacia San Giuliano, Località San Giuliano, 47/C
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> Arezzo

Mercoledì 1 Febbraio 2023
Farmacia Del Trionfo, via del Trionfo, 32
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Giovedì 2 Febbraio 2023
Farmacia Fiorentina, via Fiorentina, 64
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Sabato 4 Febbraio 2023
Farmacia Giotto, viale Giotto, 69
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> Alessandria

Martedì 28 Febbraio 2023
Farmacia Anfossi, piazza Generale Carmagnola, 3/4 – San Salvatore
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> Cuneo

Lunedì 27 febbraio 2023
Martinetti s.a.s, via Nazionale, 50H – Bagnasco
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> Alessandria

Mercoledì 1 marzo 2023
Farmacia Cucchiara, Corso Manacorda, 30 – Casale Monferrato
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Venerdì 3 marzo 2023
Farmacia Mocchi, piazza Matteotti, 9 – Pontecurone
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Martedì 7 marzo 2023
Farmacia Giara, via Girardengo, 13 – Novi Ligure
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Venerdì 10 marzo 2023
Farmacia Fara, via Vittorio Emanuele II, 7 – Valmacca
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Venerdì 10 marzo 2023
Farmacia Morando, Corso Aldo Porro, 7 – Fubine
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Martedì 14 marzo 2023
Farmacia Arringoni, via Cavour, 68 – Valenza
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Mercoledì 15 marzo 2023
Farmacia Giovenzana, via Roma, 3 – Carezzano
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Giovedì 16 marzo 2023
Farmacia Mocchi, piazza Matteotti, 9 – Pontecurone
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Venerdì 17 marzo 2023
Farmacia Santo Stefano, via del coniglio, 1 – Alessandria
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Mercoledì 22 marzo 2023
Farmacia Fassino Galvani s.a.s, via maggio, 67 – Viguzzuolo
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Giovedì 23 marzo 2023
Farmacia Anfossi, piazza Generale Carmagnola, 3/4 – San Salvatore
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> Asti

Giovedì 2 marzo 2023
Farmacia Garello, Corso Cavalotti, 2A – Asti
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Mercoledì 8 marzo 2023
Farmacia del Boglietto, via Alba, 22 – Costigliole D’Asti
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Mercoledì 22 marzo 2023
Farmacia Capello, piazza Municipio, 3 – Castelnuovo Belbo
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> Biella

Giovedì 9 marzo 2023
Farmacia Tallia s.r.l., via Chiosasco, 5 – portula
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> Cuneo

Martedì 7 marzo 2023
Gruppo Benessere s.n.c., frazione S. Anna, 128 BIS – Monteu Roero
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> Genova

Martedì 21 marzo 2023
Farmacia Bottino s.a.s., via Teresio Mario Canepari, 83/R – Genova
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Mercoledì 22 marzo 2023
Farmacia Contardi, via Balbi, 107/R – Genova
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> Imperia

Giovedì 9 marzo 2023
Farmacia San Giorgio s.r.l., Via Vittorio Emanuele, 122 – Bordighera
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> Piacenza

Mercoledì 1 marzo 2023
Farmacia Vercesi, piazza Roma, 21 – Gossolengo
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> Savona

Martedì 7 marzo 2023
Farmacia Fumagalli s.n.c., piazza Vittorio Veneto, 9 – Altare
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Venerdì 10 marzo 2023
Farmacia Brunetti,
Largo Giolitti, 12 – Celle Ligure
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Mercoledì 15 marzo 2023

Farmacia Brunetti, Largo Giolitti, 12 – Celle Ligure
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> Torino

Mercoledì 1 marzo 2023
Farmacia Allocco, via Torino, 63 – S. Francesco al Campo
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Giovedì 2 marzo 2023
Farmacia Fiano, via Borla, 14 – Fiano Torinese
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Giovedì 2 marzo 2023

Farmacia Cossolo, via Salotto, 12 – Carignano
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Lunedì 6 marzo 2023
Farmacia Ghezzo, via Passo Buole, 59/H
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Martedì 7 marzo 2023
Farmacia Don Bosco, via Cigna, 38/E
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Mercoledì 8 marzo 2023
Farmacia Giaccone, via Barletta, 93
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Giovedì 9 marzo 2023
Farmacia Giaccone, via Barletta, 93
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Giovedì 9 marzo 2023
Antica Farmacia Bruno, via Cibrario, 33 – Lanzo Torinese
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Lunedì 13 marzo 2023
Farmacia Allocco, via Torino, 63 – S. Francesco al Campo
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Lunedì 13 marzo 2023
Farmacia Torre, via Moncenisio, 198 – Avigliana
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Martedì 14 marzo 2023
Farmacia Mazzoli, Corso Carlo e Nello Rosselli, 106 D
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Martedì 14 marzo 2023
Farmacia Reggio, via Nazionale, 46 – Porte
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Mercoledì 15 marzo 2023
Farmacia San Giacomo, via Genova, 122
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Mercoledì 15 marzo 2023
Farmacia Mazzoli, Corso Carlo e Nello Rosselli, 106 D
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Venerdì 17 marzo 2023
Farmacia Torre, via Moncenisio, 198 – Avigliana
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Venerdì 17 marzo 2023
Farmacia Lingotto, via Nizza, 354
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Martedì 28 marzo 2023
Farmacia Ghezzo, via Passo Buole, 59/H
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Giovedì 30 marzo 2023
Farmacia Balossino, strada San Mauro, 172/B
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> Verbano Cusio Ossola

Venerdì 10 marzo 2023
Farmacia del Santuario, piazza Peretti, 14/A – RE
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> Cuneo

Lunedì 3 aprile 2023
Farmacia Porta, Piazza Ellero, 70 – Mondovì
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Martedì 4 aprile 2023
Farmacia San Leone, Strada Statale Laghi di Avigliana, 157 A – Manta
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Mercoledì 5 aprile 2023
Farmacia Maritano snc, Via Morosini, 10 – Racconigi
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Giovedì 6 aprile 2023
Farmacia Indemini, Piazza Botero, 24 – Bene Vagienna
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Venerdì 7 aprile 2023
Farmacia Martinetti SAS, Via Nazionale, 50H – Bagnasco
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Martedì 11 aprile 2023
Farmacia Vincenti, Via Umberto I, 28 – Piasco
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Giovedì 13 aprile 2023
Farmacie Benessere SNC, Via Roma, 48 – Canale
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Venerdì 14 aprile 2023
Farmacia Gruppo Benessere, Fazione S.Anna, 128 BIS – Monteu Roero
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> Savona

Lunedì 3 aprile 2023
Farmacia Sant’Ermete, Via Pertinace, 1 – Vado Ligure
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> Torino

Sabato 8 aprile 2023
Farmacia Reggio, Via Nazionale, 46 – Porte
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Meroledì 12 aprile 2023
Farmacia Cossolo, Via Salotto, 12 – Carignano

> Bari

Martedì 13 giugno 2023
Farmacia Giorgio Rosa Martina, Via Vittorio Emanuele III, 60 – Cassano delle Murge
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> Bergamo

Sabato 17 giugno 2023
Farmacia Farmacity SNC, Via Baslini, 8 – Treviglio
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Sabato 24 giugno 2023
Farmacia Nuova SNC, Via Italia, 72 – Seriate
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> Brescia

Sabato 17 giugno 2023
Farmacia Rossi Castelletto, Via Manzoni, 166 – Castelletto di Leno
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Venerdì 23 giugno 2023
Farmacia Adua, Via Bracesco, 3B – Orzinuovi
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Sabato 24 giugno 2023
Farmacia Di Toma Francesco & C. snc, Piazza Martiri della Libertà, 18 – Rudiano
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> Foggia

Mercoledì 14 giugno 2023
Farmacia Ariano, Piazza Cavallotti, 26 – San Severo
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> Roma

Giovedì 15 giugno 2023
Farmacia Capecci Marcella, Via Tuscolana, 802
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Semplice fastidio o patologia?

È un disturbo comune e, almeno una volta nella vita, tutti l’abbiamo sperimentato. Stiamo parlando degli occhi irritati e arrossati. Una problematica che può associarsi a diverse condizioni cliniche, alcune transitorie, altre invece a carattere più persistente, e che possono richiedere, in alcuni casi, il parere del medico per una diagnosi più approfondita.

Le principali cause degli occhi irritati

In ambito medico, con il termine “iperemia”, si definisce una condizione di occhi irritati e arrossati caratterizzata da una dilatazione dei vasi sanguigni nella sclera, la parte bianca dell’occhio. Tale condizione è spesso accompagnata da prurito, gonfiore e, in alcuni casi, lacrimazione.
Sono molteplici le cause che possono portare ad arrossamento e irritazione oculare; tra le cause più comuni e frequenti ci sono l’utilizzo prolungato delle lenti a contatto e le lunghe ore di lavoro davanti a un monitor o al computer.

Dato che l’occhio è una superficie esposta all’aria e alle numerose sostanze inquinanti presenti nell’ambiente, possono contribuire all’iperemia anche:
• infezioni virali o batteriche
• congiuntiviti batteriche, virali, allergiche o irritative
• traumi
• allergie
• secchezza dell’aria
• esposizione eccessiva al sole

 

Se nella maggior parte dei casi arrossamento e irritazione dell’occhio si risolvono nel giro di qualche giorno, in altri casi possono essere il segnale di una problematica più importante. In caso di sintomi persistenti, è sempre opportuno rivolgersi a un medico per escludere la presenza di patologie quali, ad esempio: calazio, cefalea, cheratocono, glaucoma, orzaiolo, sindrome dell’occhio secco, ulcera corneale.

Rimedi per occhi arrossati e irritati

Riposo è la parola d’ordine per chi soffre di iperemia. Tentare di ridurre in maniera equilibrata le attività che mettono sotto sforzo gli occhi, come l’utilizzo di computer e dispositivi elettronici, rappresenta una sana abitudine per ridurre il rischio di arrossamenti, irritazioni o prurito.
Esistono, per fortuna, rimedi per alleviare questi disturbi. Episodi di arrossamenti e irritazioni possono essere trattati con sostituti lacrimali che aiutano a ristabilire l’idratazione oculare e a ripristinare il film lacrimale, che ricopre la parte esterna dell’occhio.
Anche l’utilizzo di gocce oculari contenenti componenti naturali può contribuire a ridurre il fenomeno dell’arrossamento. A questo scopo Camomilla, Calendula, Eufrasia, Finocchio e Rosa Canina possono rivelarsi alleati preziosi poiché dotati di proprietà calmanti e lenitive.

L’importanza della lacrimazione

Le lacrime. Spesso vengono considerate solo da un punto di vista emotivo, come espressione di uno stato d’animo o conclusione di un momento di sfogo. Ma è sbagliato: il discorso è più ampio. Come già abbiamo spiegato nei precedenti articoli, un’equilibrata produzione di lacrime è fondamentale per la salute e l’integrità dell’occhio e dell’organismo in generale.
Senza un volume di lacrime adeguato o una composizione corretta delle stesse, i nostri occhi perdono la capacità di difendersi dalle aggressioni esterne; non sono più in grado di combattere le infezioni e diventano vulnerabili alle irritazioni dovute a polveri e particelle.
Ma cosa sono le lacrime? Qual è il processo che ne regola la produzione?

Un processo di produzione continuo

Le lacrime sono secrezioni acquose e cristalline, soggette ad un processo di produzione costante, che vede il coinvolgimento delle ghiandole lacrimali, situate nella congiuntiva, e delle ghiandole di Meibomio. Le prime sono deputate alla produzione della componente acquosa di base, mentre le seconde secernono la componente lipidica che riduce l’evaporazione delle lacrime e ne aumenta il potere lubrificante.
Dopo aver attraversato il canale lacrimale, le lacrime si distribuiscono su tutta la superficie oculare e anche sulle palpebre interne; successivamente, dalle strutture esterne, si raccolgono nel sacco lacrimale da cui raggiungono il dotto naso-lacrimale, dove vengono smaltite tra naso e gola.
Tale processo è continuo, creando un flusso di produzione lacrimale pressoché costante.

Anomalie nella lacrimazione: le principali cause.

I disturbi della lacrimazione riguardano qualsiasi fascia di età, anche se i più interessati sono i bambini (da 0 a 12 mesi) e le persone di età superiore ai 60 anni.
Una delle cause più comuni è da ricondurre all’ostruzione parziale o completa delle vie lacrimali. Quando i condotti sono ristretti, le lacrime non defluiscono correttamente e si accumulano nel sacco lacrimale, causando gonfiore. Il ristagno del liquido aumenta il rischio d’infezione e l’occhio reagisce producendo una secrezione appiccicosa. Questo è un fenomeno che interessa soprattutto i neonati e che, salvo malattie congenite come la dacriostenosi (ostruzione o stenosi del dotto nasolacrimale), si risolve spontaneamente con il completo sviluppo delle strutture anatomiche coinvolte.
Altra anomalia nella lacrimazione è rappresentata da un’eccessiva produzione di lacrime causata da infezioni, allergie, corpi estranei e altre sostanze irritanti che causano una lacrimazione riflessa inducendo nell’occhio un meccanismo difensivo.

Diagnosi per la salute dell’occhio.

Per ogni disturbo, la diagnosi, effettuata dall’oculista, si basa sull’osservazione delle parti anatomiche coinvolte e su una panoramica delle informazioni relative al singolo caso. Solo dopo aver individuato l’origine dell’anomala lacrimazione potrà essere definita la strategia terapeutica più appropriata.

L’occhio va mantenuto idratato, perché se rimane senz’acqua, potrebbe soffrire.
In condizioni di buona salute oculare possono bastare le nostre lacrime, che sono dei veri e propri “idratanti naturali” e che costituiscono un’efficace struttura protettiva per tenere separata la cornea dall’ambiente esterno. L’idratazione oculare funziona infatti attraverso la produzione e la distribuzione delle lacrime, o più correttamente, del cosiddetto “film lacrimale”. Di cosa si tratta? Di una sorta di pellicola di lacrime, fatta principalmente di acqua e costituita da tre strati: lo strato mucoso, quello più interno, che distribuisce in modo uniforme il film lacrimale sulla superficie dell’occhio; lo strato acquoso, quello intermedio, che serve a lubrificare e ridurre gli attriti; lo stato lipidico, all’esterno, che ha il compito di stabilizzare le lacrime, dando loro una struttura fluida e definita.


Quando pensiamo alle lacrime, spesso facciamo riferimento al pianto, con tutto il carico emotivo che porta con sé, ma in realtà noi produciamo continuamente lacrime attraverso il meccanismo involontario dell’ammiccamento. Strizzando e ammiccando gli occhi con regolare continuità consentiamo alle lacrime di distribuirsi sulla superficie oculare e di formare una pellicola protettiva.

Quando le lacrime non bastano

Può succedere però che le lacrime naturali diminuiscano o evaporino troppo in fretta, con conseguente diminuzione della loro funzione lubrificante e protettiva. Le cause possono essere molteplici e le abbiamo analizzate nei post dedicati alla Malattia dell’occhio secco (o DED – Dry Eye Disease).
Qui invece vogliamo ribadire l’importanza dell’idratazione oculare, con alcuni semplici consigli per ottenerla e mantenerla.
Chi soffre di occhi disidratati (o con una idratazione insufficiente) spesso mostra sintomi simili a: bruciore agli occhi, occhi arrossati, sensazione di affaticamento, prurito e irritazione. Senza dimenticare la “fotofobia”, che è un’intolleranza anomala alla luce, a volte correlata a fastidio o dolore oculare quando l’occhio è esposto a fonti luminose.

 

Buone pratiche per l’idratazione degli occhi

In caso di idratazione degli occhi inadeguata, o anche soltanto per mantenere gli occhi in salute in un’ottica di benessere complessivo della persona, il primo consiglio è quello di assumere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, in modo da integrare rapidamente ed efficacemente il fabbisogno di liquidi. Il consumo d’acqua dovrebbe essere costante, un bicchiere d’acqua alla volta, più volte durante il giorno.

È anche importante evitare bevande e bibite zuccherate o con dolcificanti, poiché il nostro organismo per diluire gli zuccheri assorbe una parte dei liquidi organici.


Per lo stesso motivo è consigliabile una dieta con pochi dolci e con un consumo ridotto di cibi ricchi di grassi, sale e spezie: sono alimenti che consumano molta acqua durante il processo digestivo, creando le condizioni per la disidratazione oculare.

Oltre al regime alimentare, è importante poi evitare di stare a lungo in luoghi chiusi surriscaldati o con il condizionatore acceso. L’umidificazione costante degli ambienti in cui si vive e si lavora concorre infatti alla buona salute degli occhi.

Quando i sintomi della disidratazione oculare non passano e sembrano più severi, consigliamo di lubrificare l’occhio con le gocce oculari ad hoc, in modo da ricreare quella lubrificazione e protezione oculare che le lacrime naturali non riescono a soddisfare completamente. Un farmacista di fiducia saprà consigliare il prodotto più adatto.

Sintomi e diagnosi di un problema in crescita

Un deficit di lacrime naturali

Alla base della patologia dell’occhio secco (detta anche DED – Dry Eye Disease) ci sono alterazioni che riguardano la quantità e/o la qualità delle lacrime prodotte dai nostri occhi. Quella dell’occhio secco è una patologia sempre più diffusa, innescata principalmente da due fenomeni: da un lato una ridotta produzione lacrimale, dall’altro un’eccessiva evaporazione delle lacrime stesse, dovuta principalmente ad una scarsa componente lipidica.
Diverse sono le cause esterne che possono alterare la produzione delle lacrime, come ad esempio: l’aria condizionata, il riscaldamento domestico, l’utilizzo prolungato di dispositivi elettronici, lo smog e anomalie fisiologiche, come un malfunzionamento delle ghiandole di Meibomio, o l’assunzione cronica di alcuni farmaci.


In condizioni normali, infatti, le lacrime prodotte aiutano a mantenere gli occhi lubrificati e protetti, così da permettere al film lacrimale di schermare l’occhio dall’ambiente esterno e di proteggerlo dall’attrito con le palpebre durante l’ammiccamento.
Quando, come in caso di occhio secco, le lacrime naturali perdono di efficacia o evaporano troppo in fretta, viene meno la loro funzione lubrificante e protettiva, compromettendo anche l’integrità della superficie oculare.

Un fenomeno diffuso e sottovalutato

Come accennato, la malattia dell’occhio secco è una patologia in forte espansione nel mondo ed in tutte le fasce d’età, anche fra i bambini e gli adolescenti. Il suo rapido aumento, specie nei Paesi occidentali, pare sia correlato all’uso eccessivo di smartphone, tablet e computer: un’abitudine che si è ancora più accentuata durante la pandemia.


L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente definito la malattia dell’occhio secco come una tra le patologie più sotto diagnosticate e sottovalutate dell’epoca moderna. L’OMS prevede, inoltre, che il numero di pazienti affetti da occhio secco sia destinato ad aumentare sempre più nel tempo.

Quali sono i sintomi caratteristici dell’occhio secco?

Tra i sintomi più comuni ci sono la caratteristica sensazione di occhio secco, che brucia, arrossato ed irritato. Anche la fotofobia (cioè una eccessiva sensibilità alla luce), la difficoltà nell’apertura delle palpebre al risveglio, il discomfort oculare caratterizzato dalla sensazione di avere negli occhi dei granelli di sabbia o spilli sono segni tipici della malattia.


Questi sintomi – alcuni dei quali molto comuni e frequenti – possono causare un generale peggioramento della qualità visiva e hanno un importante impatto sulla qualità della vita delle persone colpite, rendendo difficili anche alcune semplici attività quotidiane, come ad esempio guardare la TV.

L’importanza della diagnosi

É di fondamentale importanza non trascurare i sintomi, quando presenti, poiché ciò potrebbe portare ad un peggioramento della patologia, con un aumento della sintomatologia. Solo prenotando una visita specialistica con un oculista sarà possibile diagnosticare la patologia dell’occhio secco; lo specialista potrà fornire indicazioni sulla terapia più adatta.

www.artelac.it

www.oculistaitaliano.it

cod. ARTBLOG-IT-2207-2312

Piccoli consigli per limitare i danni

Ogni giorno passiamo tanto tempo con gli occhi fissi sui dispositivi elettronici (smartphone, tablet, Pc,TV ecc..), senza neanche rendercene conto.
Nel mese di Aprile 2022, infatti, il 75% della popolazione italiana, dai due anni in su, ha navigato su internet, trascorrendo una media di 62 ore e 51 minuti complessivi per persona davanti agli schermi dei dispositivi (fonte: www.audiweb.it ). Ormai è impossibile immaginare una vita lontano dai display.

Come è noto, trascorrere tante ore con gli occhi incollati agli schermi, li espone ad una serie di rischi e fastidi (bruciore, stanchezza, arrossamento ecc..).
Roberto Perilli, medico oculista presso IAPB, spiega che “L’eccesso di luce blu incrementa l’autodistruzione cellulare della retina e può favorire la degenerazione maculare senile, oltre ad essere influente sul ciclo circadiano del sonno”.
La luce blu dei dispositivi elettronici ha infatti un’energia più elevata rispetto alla luce naturale e può innescare reazioni fotochimiche all’interno delle cellule, danneggiando in questo modo la retina.


È bene, pertanto, adottare qualche accorgimento per limitare i danni e minimizzare l’impatto che gli schermi digitali e la luce blu hanno sugli occhi e sulla vista.

Alcuni consigli per ridurre
l’impatto della luce blu sugli occhi.

Attivare, dalle impostazioni dello smartphone, la funzione “luminosità automatica” oppure, la “modalità notte” anche nelle ore diurne: dopo il tramonto c’è normalmente meno luce e questa modalità applica allo schermo una colorazione leggermente giallastra riducendo la percezione della cosiddetta “luce blu”.

Scegliere sfondi scuri anche di giorno (la cosiddetta “dark mode”, da programmare sulle impostazioni dello smartphone). Abbassare la luminosità dei colori dell’interfaccia permette di non affaticare eccessivamente la vista, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità ambientale.

Mantenere lo schermo pulito aiuta a non sforzare troppo gli occhi e ad evitare che si sforzino eccessivamente nelle continue calibrazioni della messa a fuoco. Se manteniamo gli schermi puliti, la visibilità migliora e lo stress visivo diminuisce, oltre a procurare anche vantaggi in termini di igiene in generale, che non guasta mai.

Cerca di tenere sempre lo smartphone alla giusta distanza. Non esiste un valore assoluto, perché la “giusta distanza” dipende dalle dimensioni dello schermo: più è grande, maggiore sarà la distanza da tenere. Lo schermo dello smartphone non dovrebbe mai essere né troppo vicino, né troppo lontano dagli occhi. In pratica, dovresti sempre essere in grado di vedere chiaramente ciò che è presente sul display, anche le scritte più piccole, senza dover compiere sforzi particolari.

Concedere il giusto riposto agli occhi prediligendo, quando possibile, la luce naturale a quella artificiale.
Diamo ai nostri occhi le giuste attenzioni e ricordiamo di prendercene sempre cura.

Siamo tutti affascinati dal colore degli occhi delle persone, anche perché si tratta di una caratteristica che ci rende tutti unici e diversi dagli altri, un po’ come le impronte digitali.
Di solito definiamo gli occhi in base a colori standard: neri, marroni, azzurri, grigi o verdi, essi in realtà non hanno colori fissi e determinati. Si parla piuttosto di tonalità e sfumature molteplici che gli occhi possono assumere a seconda della diversa concentrazione di melanina contenuta nell’iride. Ma procediamo con ordine.

Al “centro” del colore: l’iride

La parte colorata degli occhi, si chiama iride. Si tratta di una sottile membrana di forma circolare collocata dietro alla cornea e davanti al cristallino. La funzione dell’iride è quella di regolare la quantità di luce che entra nei nostri occhi variando l’ampiezza della pupilla.

Un’eredità di pigmenti: la melanina

Il colore degli occhi, – dichiara Giorgia Girotto, genetista presso il laboratorio di Genetica Medica del Burlo Garofolo e ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute dell’Università di Trieste – è determinato da geni già noti coinvolti nella pigmentazione della melanina e nella struttura e morfologia dell’iride, oltre che da fattori ambientali quali la latitudine e l’area geografica dalla quale si proviene.
Uno studio ( https://doi.org/10.1126/sciadv.abd1239 ) ha permesso di capire la natura delle numerose sfumature che possono caratterizzare i nostri occhi: il colore si rivela essere un tratto poligenico, determinato cioè dall’interazione di più geni. Alcuni di questi sono maggiormente coinvolti, come il gene OCA2 che controlla la sintesi della melanina e il gene HERC2, implicato nella pigmentazione, ma non sono gli unici.»

In parole semplici, il colore degli occhi è una caratteristica genetica e dipende dalla quantità di melanina presente nell’iride, maggiore negli occhi scuri e minore in quelli chiari.
Quindi, più melanina significa un colore più scuro ed intenso (occhi nocciola, marroni o neri), una minor concentrazione invece determina occhi di colori più chiari (grigio, azzurro, verde).

Occhi chiari? Meno melanina
e meno protezione dai raggi UV

Come per la pelle, anche per gli occhi la melanina rappresenta la naturale difesa dai raggi solari. Ne consegue che gli occhi chiari possono essere più soggetti a subire i danni del sole e del riverbero della luce.
Per chi ha gli occhi chiari diventa dunque ancora più importante indossare gli occhiali da sole con una buona schermatura dai raggi UV.
Ricorda: di qualsiasi forma e colore i tuoi occhi siano, prenditene cura sempre.
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1.   MARK SIMCOE et al.Genome-wide association study in almost 195,000 individuals identifies 50 previously unidentified genetic loci for eye color https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.abd1239

2.   https://www.camospa.it/magazine/vero-gli-occhi-chiari-piu-delicati/
3.   https://www.visiondirect.it/blog/cosa-determina-colore-occhi
https://www.visiondirect.it/blog/cosa-determina-colore-occhi

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Guarda il video esclusivo delle gocce oculari Busch+Lomb.
On-air nei principali aeroporti italiani.

Bausch+Lomb è pronta per il decollo.
Destinazione? Il sollievo, naturalmente.


Dal 23 Maggio al 5 Giugno 2022 la linea di gocce e gel oculari Bausch+Lomb sarà on-air sugli schermi dei principali aeroporti italiani.

I passeggeri in attesa potranno vedere la mini clip animata che racconta il viaggio impetuoso di un occhio sfortunato che, durante il suo percorso, si troverà ad affrontare una serie di pericoli ed ostacoli (sole, vento, polline, luci artificiali) che metteranno a dura prova la sua sopravvivenza, proprio come accade ai nostri occhi nella vita quotidiana.

Per fortuna il viaggio avrà un lieto fine: dall’alto arriverà una “goccia di sollievo” per lenire, idratare, proteggere e ridonare benessere all’occhio irritato.


Grazie ai sostituti lacrimali Bausch+Lomb, il nostro protagonista e  i nostri occhi possono ritrovare finalmente il sollievo.

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