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Le ghiandole lacrimali, funzioni e principali disturbi

L’importanza della lacrimazione

Le lacrime. Spesso vengono considerate solo da un punto di vista emotivo, come espressione di uno stato d’animo o conclusione di un momento di sfogo. Ma è sbagliato: il discorso è più ampio. Come già abbiamo spiegato nei precedenti articoli, un’equilibrata produzione di lacrime è fondamentale per la salute e l’integrità dell’occhio e dell’organismo in generale.
Senza un volume di lacrime adeguato o una composizione corretta delle stesse, i nostri occhi perdono la capacità di difendersi dalle aggressioni esterne; non sono più in grado di combattere le infezioni e diventano vulnerabili alle irritazioni dovute a polveri e particelle.
Ma cosa sono le lacrime? Qual è il processo che ne regola la produzione?

Un processo di produzione continuo  

Le lacrime sono secrezioni acquose e cristalline, soggette ad un processo di produzione costante, che vede il coinvolgimento delle ghiandole lacrimali, situate nella congiuntiva, e delle ghiandole di Meibomio. Le prime sono deputate alla produzione della componente acquosa di base, mentre le seconde secernono la componente lipidica che riduce l’evaporazione delle lacrime e ne aumenta il potere lubrificante.
Dopo aver attraversato il canale lacrimale, le lacrime si distribuiscono su tutta la superficie oculare e anche sulle palpebre interne; successivamente, dalle strutture esterne, si raccolgono nel sacco lacrimale da cui raggiungono il dotto naso-lacrimale, dove vengono smaltite tra naso e gola.
Tale processo è continuo, creando un flusso di produzione lacrimale pressoché costante.

Anomalie nella lacrimazione: le principali cause.  

I disturbi della lacrimazione riguardano qualsiasi fascia di età, anche se i più interessati sono i bambini (da 0 a 12 mesi) e le persone di età superiore ai 60 anni.
Una delle cause più comuni è da ricondurre all’ostruzione parziale o completa delle vie lacrimali. Quando i condotti sono ristretti, le lacrime non defluiscono correttamente e si accumulano nel sacco lacrimale, causando gonfiore. Il ristagno del liquido aumenta il rischio d’infezione e l’occhio reagisce producendo una secrezione appiccicosa. Questo è un fenomeno che interessa soprattutto i neonati e che, salvo malattie congenite come la dacriostenosi (ostruzione o stenosi del dotto nasolacrimale), si risolve spontaneamente con il completo sviluppo delle strutture anatomiche coinvolte.
Altra anomalia nella lacrimazione è rappresentata da un’eccessiva produzione di lacrime causata da infezioni, allergie, corpi estranei e altre sostanze irritanti che causano una lacrimazione riflessa inducendo nell’occhio un meccanismo difensivo.

Diagnosi per la salute dell’occhio.    

Per ogni disturbo, la diagnosi, effettuata dall’oculista, si basa sull’osservazione delle parti anatomiche coinvolte e su una panoramica delle informazioni relative al singolo caso. Solo dopo aver individuato l’origine dell’anomala lacrimazione potrà essere definita la strategia terapeutica più appropriata.